Filosofia da muro #131 (hat trick: adp)

Ammennicoli di Pensiero mi manda questa foto, che lui stesso colloca in una “stazione ferroviaria sotterranea di una più o meno ridente città padana” (e più non dimandare):

dav

All’inizio ero convinto che il “sei” iniziale dovesse leggersi “si”, così da generare una specie di aforisma da talent show o da reality (livello basso, insomma).

A rileggerlo invece può benissimo essere che la frase sia stata voluta proprio così, e che invece che una generica affermazione valida per tutti si riferisca a una particolare donna.

Non che il livello si alzi di chissà quanto, eh? Ma la cosa assume una sfumatura personale che rende il tutto più intrigante: quali danni potrebbe aver subito la donna, e in quanti anni?

Ah, solo chi passasse di nuovo nella stazione ferroviaria sotterranea di una più o meno ridente città padana potrebbe casualmente imbattersi nello scribacchino e domandarglielo.

 

Barney

2 pensieri su “Filosofia da muro #131 (hat trick: adp)

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