Quando Randall prende per il culo Apple, mi fa mori’:
Bello, vero? D’altra arte, e’ “previsto dalla profezie” 🙂
Alt-text:
If you’re not completely satisfied with the phone after 30 days, we will return you to your home at no cost.
E splendido commento sul forum “Does it comes in gluten-free?“, che e’ in effetti una ficiur che manca all’iCoso56, cosi’ come la certificazione “fully organic” e “GMO-free”. Ma ci si arrivera’, pian pianino…
Per la serie “il culo e le quaranta ore”, due notizie cultural-tecnologiche mentre aspetto l’imbarco da Orly.
La prima e’ corredata da foto d’ordinanza, e mostra due dei best seller francesi del momento:
Se il libro in alto a sinistra non stupisce piu’ di tanto, quello a destra ha un che di -come dire?- scatologico. Il titolo incuriosisce: “Il fascino segreto dell’intestino“, e sottotitolo anche migliore “tutto su un organo malfamato“. Sarei curioso di leggere il contenuto, probabilmente incentrato sull’idrocolonterapia, ma lascio perdere, forse e’ meglio.
Quindi passo al lato “b” del post, quello tecno. Che parla di Apple e del nuovo sistema operativo iOS9, arricchito da una ficiur assolutamente fondamentale per tutte le donne in età fertile. No, non si tratta di robe porno, ma di questo qua sotto:
Cliccando l’immagine si arriva all’articolo, che scatenera’ l’entusiasmo dei Mac lovers e l’invidia dei poveri utenti PC o Android.
Io, per riprendermi dallo smacco, mi faccio una birra…
Notevolmente profonda,la vignetta odierna di xkcd. Molto tecnica, ma verissima e specchio di una societa’ che non e’ in grado di dar regole a niente. Ammazzare il bambino nella culla (“to nip in the bud” si puo’ tradurre liberamente cosi’, quindi io ho imparato almeno un nuovo modo di dire inglese, oggi) e’ inutlie, se si lasciano poi gli altri a prosperare nello spazio lasciato libero da Explorer. Si: si parla di browser, ma e’ come se si parlasse di capitalismo, monopoli e modello culturale occidentale.
Una sola vignetta puo’ fare tutto questo, e no: non e’ roba da bimbetti.
Non so se qualcuno ancora non ha mai letto Makkox e le sue fulminanti vignette sul “Post”, o dove vi pare.
Ecco, bisogna ovviare alla manchevolezza e abbUonarsi subBito al “Post” (che e’ facile e aggratis, e si deve solo pigiare il tasto dei feed RSS a sapere di cosa sto parlando…), anche perche’ Sofri junior (si, il figliolo di Adriano. E’ il capo del “Post”) ha spedito Makkox a fare il cronista per disegni dal Teatro dei Fiori di Sanremo, per il luminoso Festival della Canzone Italiana (a parlarne da viva, ovviamente. E intendendo “la canzone italiana”).
E poi Makkox ha a schifo i Mac… Che vuoi di piu’ dalla vita?
E’ la seconda volta che Facebook mi presenta in maniera perfetta una sequenza di messaggi di miei contatti che paiono coordinarsi per tirare fuori una storia unica. Se la volta scorsa si trattava di una bella immagine della nebulosa “Clessidra” postata da un amico, seguita immediatamente sullo schermo da “Nothing as it seems” segnalata dai Pearl Jam, canzone tratta dall’album “Binaural” che ha come copertina esattamente quella nebulosa, stavolta l’accoppiata e’ spettacolare, ma NSFW, come premesso all’inizio.
Si tratta di queste due cosette:
una notizia ripresa dall’edizione italiana di Wired, che illustra un modo “creativo” per usare il vostro iPad, e
un cartello segnalato da un amico, esattamente sotto la nuova app “fisica” per l’accrocchio della Apple.
Non sto a farla tanto lunga, e vi invito a visitare questo link, il cui titolo e’: “ti piace il tuo iPad? Ora te lo puoi scopare!!!”, che non credo possa lasciare dubbi (non ho messo il disegnino, ma il senso E’ QUELLO).
Nel frattempo potete medtare sullìimmagine che nel mio Facebook era esattamente sotto la roba per iPad:
Il che mi fa pensare che un qualche essere divino deve supervisionare il cyberspazio, almeno per divertirsi un po’ a creare questi simpatici calembours. Ovviamente, l’essere e’ probabile somigli molto di piu a Cthulhu che a Geova, ma il sense of humour sembra quello dei fratelli Marx.
Chiusura obbligata con i PJ che cantano “Niente e’ come sembra” (che e’ pure una gran verita’):
Siri attempts to do the impossible–translate Furbish. You know what she really wants to say is “What the hell are you jabbering about, you annoying owl hamster? No one has cared about you since the 1999 holiday shopping season.”
La notizia del giorno la do’ immediatamente, poi vi lascio alla lettura integrale della stessa.
Pete Townshend ha dichiarato che iTunes e’ un vampiro digitale nei confronti, soprattutto, dei giovani artisti.
Il motivo? Il gigante della musica su web ha stravolto la piramide del prodotto-musica, lasciando solamente la figura di distributore-venditore. Se questo va bene per i musicisti affermati, la mancanza ad esempio della funzione della promozione e’ -a detta di Pete- una disgrazia per i giovani non ancora affermati.
L’intervento integrale del chitarrista del mio gruppo preferito da almeno 30 anni (dal momento in cui ho iniziato ad ascoltare musica, cioe’) e’ qua: uno speech alla BBC.
Il mio commento: Pete ha quasi settant’anni, ma usa le tecnologie da sempre. Questo per dire che non e’ uno che critica cio’ che non capisce/non usa. Quello che dice e’ condivisibile in gran parte, e poi se c’e’ da tirare un sasso contro Apple, chi sono io per tirarmi indietro? Incidentalmente, lo stesso identico discorso lo si puo’ applicare anche ad Amazon e al suo modello di business. Il discorso sarebbe lungo, magari un’altra volta mi impegno di piu’…
Chiusura che giustifica il titolo e tira uno schiaffo in faccia a Vasco Bossi, quel cantante coi capelli grassi:
Ma cosa c'è dentro un libro? Di solito ci sono delle parole che, se fossero messe tutte in fila su una riga sola, questa riga sarebbe lunga chilometri e per leggerla bisognerebbe camminare molto. (Bruno Munari)