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STAR WARS VII-Mi risveglio a Forza

Sorgente: STAR WARS VII-Mi risveglio a Forza

 

Leo Ortolani la pensa piu’ o meno come me, in piu’ scrive meglio e ci fa i disegnini. Da leggere senza niente in bocca, senno’ si rischia di soffocare.

 

Barney

Anticipazioni cinematografiche d’autore

Leo “Rat-Man” Ortolani si diverte (e ci diverte) spesso con recensioni di film che ha visto, molto spesso sono film tratti da fumetti, o saghe come “Il signore degli anelli”.

Stavolta si supera: approfittando della necessita’ per le major dell’entertainment (si, e due etti di commitment al signore laggiu’, grazie…) di programmare ad anni di distanza le uscite  dei blockbuster (il che la dice lunga sulla qualita’ media del prodotto finale, ma sarebbe troppo lungo approfondire) si lancia in questo esilarante commento disegnato a priori su una serie di kolossal del futuro, ma a priori bello ammodino, eh? Cioe’, ancor prima che un singolo fotogramma delle pellicole sia stato girato.

Qua sotto una piccolissima anticipazione, il resto sul blog di Leo.

timeline-01La scala delle aspettative “da zero a scimmia” e’ fantastica.

Barney

Ortolani strikes again

Qua il post. Qua sotto la splendida “foto di gruppo”:

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Barney

CAPTAIN AMERICA the Spring Soldier

Anteprima in lingua originale SENZA sottotitoli, doppio carpiato ritornato con tre avvitamenti. E’ il nuovo “Capitan America”, raccontato per immagini da Leo Ortolani.

Come Non Detto

Tranquilli, non ci sono spoiler, e se ci sono, sono ben nascosti anche a me stesso.

Godetevela, prima che arrivi VACANZE DI NATALE NELLA GALASSIA.

cap 01

Copia di cap 01

cap 02

Copia di cap 02

cap 03

Copia di cap 03

cap 04

Copia di cap 04

cap 05

Copia di cap 05

cap 06

Copia di cap 06

cap 07

Copia di cap 07

cap 08

Copia di cap 08

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Rat-Man 100

Arrivare al numero 100 di un fumetto, partito come serie autoprodotta da un vecchio quarantasettenne (uno che ha la mia eta’, insomma…) e arrivata ad essere uno dei prodotti di punta della Panini Comics, con tre uscite regolari piu’ una in arrivo (il Rat-Man Gigante!) e’ gia’ un risultato eccellente. Arrivarci dopo avere realizzato autentici capolavori come “299+1” (la parodia di “300” di Frank Miller, e se non sapete di cosa parlo siam qua apposta, cribbio!), “Ratto” e “Ratto II – la vendetta” (siamo dalle parti di Rambo, chiaramente), “Il Signore dei Ratti” e “Star Rats” non e’ da tutti.

Infatti, Leo Ortolani non e’ tutti.

E’ Leo Ortolani, un pisano trapiantato a Parma che avrebbe dovuto fare il geologo, e invece per vocazione e talento -e per nostra fortuna- ha fortemente voluto fare il disegnatore di fumetti.

La sua creatura prediletta e’ oggi arrivata al fatidico numero 100, quello che avrebbe dovuto segnarne la fine…

Immagine… e che invece, come oramai sanno tutti, non sara’ l’ultimo della serie. Perche’ come dice Ortolani stesso in una delle tavole finali (non vi preoccupate: nessuno spoiler. Solo accenni :-O)

“…ho oramai 47 anni, e non mi bastera’ il tempo per raccontare tutte le storie che ho dentro la testa. E questo pensiero mi fa impazzire”

…che e’ una delle cose piu’ belle che uno scrittore abbia mai detto sulla propria ispirazione e -soprattutto- sulla propria esistenza: una presa di coscienza potente e definitiva della assoluta mancanza di tempo in queste vite che si, si allungano sempre piu’ ma mai quanto si vorrebbe, di tutte le cose che rimarranno da fare, di tutte le cose che rimarranno da dire, di quelle che sono da chiudere e quelle altre che non ci sara’ mai tempo di cominciare. Mai darsi un limite, mai decidere prima cosa succedera’ nel futuro. Perche’ come diceva Joe Strummer: “il futuro non e’ scritto”, e pianificare il futuro significa castrare le proprie possibilita’.

Ma vi prego! Non pensate che questo numero 100 non abbia dentro di se spunti clamorosamente divertenti, non abbiate timore! Il Ratto e’ sempre il Ratto, e nel fumetto che non conclude niente possiamo trovare perle di ironia come questa classica presa per i fondelli dei cugini francesi:

ImmagineImmagineImmagineIl resto e’ in edicola, come sempre, a due euro e cinquanta. Neanche a stare senza…

La chiusura non puo’ che essere di Joe Strummer, che canta la splendida “Redemption song” di Bob Marley per la diciottesima volta, qua sopra.

The future is unwritten…

Barney

Lucca Comics and Games 2013

La gioiosa invasione e’ passata anche quest’anno, lasciando uno strascico di sorrisi e di gioia beata in quelli che han partecipato. A me ha lasciato anche questi fumetti qua sotto:

ImmagineDa sinistra in alto: “Pyongyang” di Guy Delisle, “Ratolik” di Leo Ortolani, “Deficiens and Dragons” di Manu Tonini, “Unastoria” di Gipi, “La lunga notte dell’investigatore Merlo” di Leo Ortolani, “Viola Giramondo” di Stefano Turconi e Teresa Radice, “Il blu e’ un colore caldo” di Julie Maroh.

Le mostre quest’anno hanno spaziato da Hermann (il fumettista belga creatore di Jeremiah), a Guy Delisle (eccezionale cronista, i suoi libri sono cronache fedeli di paesi lontani), passando per Beatrice Alemagna (illustratrice per bambini di tutte le eta’, e gia’ a dire questo mi sembra di sminuirla), Stephan Martinière (illustratore famoso tra chi gioca a Magic the Gathering), Terry Moore (il disegnatore di Stranger in Paradise ed Echo), Giulio De Vita (Da Lazarus Ledd a Thorgal senza ritorno). Ecco alcune immagini, assolutamente insufficienti a dare l’idea della bellezza delle tavole:

Tra gli stand e le vie della citta’ si sono aggirati come sempre disegnatori piu’ o meno famosi. Alcuni di quelli famosi sono qui sotto: Vittorio Giardino, Silvia Ziche, Guy Delisle, Daniele Caluri+Emiliano Pagani+Leo Ortolani.

Poi c’e’ stato il consueto e coloratissimo delirio di gente e cose strane:

… e la definitiva consacrazione della terza costola della fiera: “Movies”, con anteprime e mostre in tutta la citta’.

Meglio farvi vedere direttamente dal canale youtube della manifestazione una clip che si riferisce al secondo giorno di fiera (gli altri li trovate sul tubo), e dare appuntamento all’anno prossimo a tutti gli appassionati e ai semplici curiosi:

Barney

MAN OF STEEL – la recensione che non serve più

Mi trattengo sempre dallo scrivere le recensioni per i film di supereroi, tanto prima o poi arriva Leo Ortolani a farci sopra un capolavoro.

Ecco qua.

Barney

Come Non Detto

Si fa una fatica, qui a Lerici, a fare le cose con la rete…
Comunque ecco qui. Ormai l’avrete visto tutti e avete già discusso a lungo su chi e su come e perché.
Rilassatevi.
Contiene spoileroni e una traccia di inizio film che la Sarah se l’è perso, grazie agli orari fuffa del cinema di Sarzana.

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Questa era rimasta fuori:

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STAR TREK – L’ira di INTO DARKNESS – la recensione

Lascio a Leo Ortolani il compito di scrivere la mia recensione di “Star Trek – Into Darkness”. Sicuramente ci sono meno parolacce di quelle che scriverei io…

Come Non Detto

Il mondo si divide tra fan di Guerre Stellari e fan di Star Trek.
Sì, a volte piacciono entrambe le serie, ma se uno dovesse obbligarvi a fare una scelta, credo che nessuno avrebbe dubbi su dove schierarsi.
Poi ci sono gli altri, quelli che sono indifferenti a entrambe le serie, e che anzi, ci guardano senza comprendere. E sono quelli che useremo come forza lavoro a basso prezzo. O come alimento.
Gli Eloi, insomma.

Per sgombrare il campo dai dubbi, vi dirò che la prima volta che mi sono messo in maschera per carnevale, mi sono vestito da Spock. La seconda volta da DARTH VADER. Ma la terza, da Capitano Kirk.

Quando ho comprato l’auto, nel 2005, la prima volta che sono uscito in strada, ho messo nel lettore cd questa musica:

Essendo un Vecchio, per me i personaggi di STAR TREK restano questi:

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Infine, credo di essere l’unico…

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I FANTASTICI QUATTRO e i canguri.

Leo Ortolani in gran forma 🙂

Come Non Detto

E’ molto difficile, fare un casting.
E’ un compito delicato.
Scegliere gli attori giusti per un ruolo. A volte fa la differenza, in un film. Pensate che per CASABLANCA all’inizio avevano scelto Ronald Reagan.

Ma qualcosa è cambiato, ultimamente, nell’idea di casting dell’industria cinematografica.
Qualcosa che stropiccia gli occhi degli spettatori con dita di sabbia.

Ultimamente, chi fa il casting di un film deve dimostrare di avere lo stesso quoziente intellettivo di un marsupiale.
Tipo che fai il film su Jack Reacher, dove il protagonista è un uomo enorme di due metri d’altezza, lo fai fare a Tom Cruise.
La scelta viene poi sottoposta a un comitato di canguri, che dà il benestare.

Ma veniamo alla nostra storia.

Un giorno, un tipo incontra una gran gnocca in discoteca, passano insieme una serata favolosa, la porta a casa sua, fanno del gran sesso e poi si addormentano.

La mattina dopo, lei…

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xkcd: Geologist

Ha un che di Leo Ortolani, questa 🙂

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Barney