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Una garanzia: CitizenGO

In questa campagna referendaria pensavo di averle viste e lette tutte.

Mi sbagliavo, ovviamente.

I miei “amici” di CitizenGO (la risposta scema de noantri ai TeoCon americani) mi fanno sapere proprio oggi che c’e’ un motivo profondo e  decisivo per votare “NO” al referendum di domenica prossima.

Eccovelo qua:

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Adesso sono tranquillo, sappiatelo. Adesso ho almeno un buon motivo per andare a votare, e -nel caso decidessi di andare- per votare si: voi, immensi coglioni retrogradi e cattotalebani di CitizenGO. Voi, che se al governo ci fosse Forza Nuova fareste due settimane di festa perche’ loro li’ si che rispettano i vostri valori del cazzo, e che sicuramente impedirebbero anche solo di parlare di gender.

Grazie di esistere, davvero.

E -come sempre- vaffanculo.

 

Barney

I cattotalebani de noantri

La notizia del giorno e’ l’uscita sul Foglio (il quotidiano nazionale dei Tea Party AteiDevoti NeoCatecumenali Italiani con scappellamento a destra) di un commento di Camillo “PioDevoto” Langone.

Langone e’ un coglion talebano della destra cattolica antiriformista lefevriana, che si diverte a giustificare la sua esistenza facendo da giullare a pagamento (e qua giu’ il cappello per Langone, e incredulita’ per chi paga) sul giornale inventato da Giuliano Ferrara (scusate il termine forte).

Oggi s’e’ applicato nel suo compitino preferito: l’umiliazione del ruolo della donna nella societa’ moderna. Prendendo come bersaglio nientepopodimenoche’ Samantha Cristoforetti.

Uno dei pezzi forti del trafiletto e’ la contestazione a Samantha del suo nome con la acca, un nome adèspoto (ma che cazzo vuole dire, coglion Camillo? Adèspoto?!? Adèspoto??!!??? Mavaffanculo, diocristo!), derivante secondo il coglion cattotalebano del cazzo da “Vita da Strega”, seguito a ruota dalla splendida considerazione lapalissiana che la Cristoforetti stara’ sei mesi lontana, anzi lontanissima dal “suo uomo”. Questa seconda affermazione rivela quanto il cialtrone baciapile del cazzo sappia dell’argomento di cui argutamente discetta da ignorante completo: la stazione spaziale ogni 90 minuti e’ a 400 km da noi, io e Napoli siamo piu’ lontani.

Il pezzo lo trovate qua, vi raccomando i commenti che per la maggioranza sono di persone (uomini e donne) con normale vita sessuale e sociale.

La minoranza e’ rappresentata da coglion cattotalebani come il nostro Camillo, dediti all’accoppiamento solo a fini riproduttivi, alla zoofilia con galline e capre, o al cilicio per evitare anche queste tentazioni. Come le bestie, insomma. E come le bestie convinti -col nostro Camillo- che lo scopo principale della donna nella societa’ sia quello di lavare i piatti e sfornare figlioli come il forno sforna il pane.

Io vi metto sotto la foto del coglion Camillo, che sicuramente stimola pensieri positivi, bestemmie terzarolate e inni alla teoria dell’evoluzione cosi’ ben dimostrata dal cercopiteco in effigie.

camillo-langone-3-anteprima-400x398-530468I funghi, per i biologi, sono quelli in basso. E le banane sullo sfondo non penso siano casuali.

Il Maggiore Tom mi serve per tornare calmo:

Barney

La mauvaise réputation

Pare che l’ambasciatore francese in vaticano sia stato nominato ad inizio anno da Hollande. E che fino a oggi non abbia potuto svolgere il suo incarico perche’ la Santa Sede (™ e ©) non gli ha convalidato la carica.

Il motivo?

Pare che l’uomo sia omosessuale.

Che abbia, per dirla alla Brassens, una cattiva reputazione. Almeno per chi comanda in Vaticano.

Mhhhh… O non era Papa Francesco quello buono, aperto, moderno, futurista?

…no, eh?

Eh, pare proprio che in Vaticano si sia bravissimi a fare i finocchi col culo di quegli altri.

Come diceva, Georges?

“…Mais les brav’s gens n’aiment pas que
L’on suive une autre route qu’eux”

Barney

I grossi probBlemi d’aa vita moderna

Meno male che i miei amici cattotaliban di CitizenGO mi tengono informato sui veri ed enormi problemi che attanagliano la nostra nazione, in tempi di crisi.

Il piu’ enorme di tutti i problemi pare sia questo qua:

conchitaasanremoSiamo -come potete vedere- all’apice della questione cruciale di questi anni, il fulcro che spiegherebbe sia la crisi economica mondiale, sia la strabordante quantita’ di teste tagliate da quei coglioni dell’Asciugamanistan dell’ISIS.

Io questo/a Conchita Wurst non l’ho mai sentito/a, ma quasi quasi compro il disco a spregio…

E mi raccomando: attenzione affinche’ la comparsata sanremese non si traduca in un momento di propaganda contro i valori della famiglia, che poi diventate tutti ciechi!

I valori della vera famiglia italiana standard son quelli portati avanti da Michele Misseri, da Chiatti, dalla Franzoni, da Erika e Omar… Famiglie normali, senza donne barbute o figlioli finocchi, senza negri e albanesi a turbare l’equilibrio cattotalebano che fa tanto bene al Papa Francesco e ai coglioni di CitizenGO.

Attenzione a Sanremo, insomma: oltre che per la classica musica di merda, quest’anno si rischia di rimanere scioccati dalla visione di un travestito austriaco.

Nel 2015…

Mavaffanculo, CitizenGO.

Ci vuole Giorgio Canali, via, e se non ci metto la lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio (che e’ una bestemmia continua, diciamolo) e’ solo perche’ questa e’ una delle piu’ belle canzoni italiane degli ultimi decenni:

Barney

[Catto]talebani

“Sono contrario all’utilizzo dei preservativi. Abbassano il piacere e
interrompono il momento… fidetevi di me, che non li uso… non salvano
nemmeno dall’Aids. La condizione ideale è quella di avere un solo uomo o
una sola donna nella vita… la moglie sottomessa cristiana è la pietra
fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia

La frase qua sopra l’ha detta Mario Adinolfi, giornalista e direttore de “La Croce“, giocatore di poker e blogger [1] piddino con rigurgiti medievalisti, il 17 gennaio 2015.

Quando inorridiamo -giustamente- ai proclami da uomini delle caverne di questo o quell’Imam del cazzo, ricordiamoci per favore che ci sono anche fior di cattotalebani in giro per le strade. E che le stronzate sono stronzate sia se vengono dette da AlCazzaqr, supremo capo dell’ISIS, sia che le dica il signor Adinolfi, moderno crociato dell'”armiamici e partite” di benemerita memoria e fervente cattolico di ritorno, un po’ come Magdino Cristianino Allamino insomma.

[1]: che stracazzo di mestiere sia “blogger” lo devo sempre capire. Pero’, tutte le volte che qualcuno si professa “blogger”, mi viene da pensare che esistono mestieri meno dignitosi della puttana o dello spacciatore.

Barney

MozZzilla, i bimbi abBruciati, le canNne. E due fettine di culo no?

Ho gia’ raccontato -che per motivi a me ignoti- sono capitato tra le fauci di CitizenGO, il petizionificio famoso per mischiare culo (a camionate) e quaranta ore (di piu’!).

Le mail che mi arrivano a ondate quotidiane sono sempre un’ottima finestra sulla coglionaggine catto-fascio-talebana cui fanno schifo gli omosessuali e il sesso in generale (che tanto, diciamolo chiaramente: quello e’ il target!), e ogni tanto ci si imbatte in chicche eccellenti. Ve ne presento un paio come mi sono arrivate:

ImmagineQua, a parte l’errore ripetuto di chiamare Mozilla “MozZilla”, si sottolinea come Eich e’ stato allontanato da Mozilla per avere finanziato, anni fa e con mille dollari -una miseria…- una campagna per la famiglia tradizionale. Eich NON E’ omofobo, ma e’ stato deciso il suo allontanamento dopo che gli attivisti GLBT hanno cominciato a fare casino. CitizenGO alza il polverone in nome della liberta’ di pensiero e di parola; mi immagino faccia lo stesso in Polonia a favore della liberta’ di parola e di pensiero degli omosessuali nel paese di Papa GPII.

Dite di no, eh? Mhhh… Penso di no pure io…

 

Il secondo e’ Grand Guignol di classe. Non commento, lascio tutto allo screenshot:

ImmagineTra Matrix, la raccolta differenziata nel cassonetto e gli incentivi sul fotovoltaico, CitizenGO si muove con la levita’ d’un elefante in un negozio di porcellane.

Ma cosa non si fa per tirare su l’ennesima petizione antiaborto…

E le canne? Beh, quelle ve le leggete da soli, eh?

 

Colonna sonora da Simone Lenzi e compagnia. Anche io e’ un po’ che non li ascolto…

 

 

 

Barney

Questo e' Makkox su Don Stronzelli

Non so se e’ un caso, ma sono certo d’una cosa…

… che questo signore qua sotto, che di mestiere fa il prete, e’ uno stronzo fatto e finito:

Don La Merda, con l'espressione intelligente. Quella PIU' intelligente che e' in grado di fare

Il signore in questione ha stampato e affisso alla chiesa in cui celebra messa tutti i giorni questa roba qua, che viene da un sito nazicattolico di cui mi fa schifo anche pronunciare il nome, e quindi linko solo il carico di letame che ha dato la stura al pretucolo di San Terenzo(1).

La firma, lo si sappia, e’ di Bruno Volpe. Addirittura, dopo che in molti si sono incazzati, lo stesso covo di nazisti dell’Illinois ha ribadito il concetto con l’articolo ancora piu’ folle d’un certo Carlo Di Pietro. Ma personaggioni del genere pullulano su quella cloaca di integralisti di destra.

Il succo del discorso di Volpe, ripreso e fatto proprio da don Stronzillo, e’ che se le donne vengono ammazzate e’ perche’ provocano, con le loro gonne microscopiche, i tacchi a spillo e l’ombelico di fuori.

Perche’“, chiede il tronfio don Merdelli all’attonito intervistatore del GR1, “lei non prova nulla di fronte a una donna nuda? E’ mica frocio anche lei, eh?“, a significare che se uno non stupra, violenta e poi ammazza una donna men che intabarrata in un sacco da cadavere (quindi, provocante per colpa sua) e’ un anormale. Che i froci mica li si considera normali, nella Chiesa Cattolica (TM e Copyright RazingaZ), cribbio!

Questa e’  l’apertura mentale di una parte (si spera minoritaria) dei cattolici di oggi, fine 2012. Questi son quelli che vorrebbero dettare le linee di condotta etica per il nostro paese e per il mondo intero. Questi sono, infine, coloro che vedrebbero bene le donne chiuse in casa a lavar piatti e sciacquare i cenci.

Questi sono i talebani de noantri, che si permettono di sparare sentenze ad mentula canis su argomenti di cui dovrebbero essere all’oscuro, tipo per esempio il sesso, che pero’ li ingrifa e li infoia peggio che cinghiali in calore.

Che poi, a rigor di logica, se a Don Coglioni gli si rizza quando vede una donna, il problema e’ solo suo: e’ lui che ha fatto il voto di castita’. E’ lui che ha anteposto il suo consacrarsi a Cristo all’avere normali (e anche anormali, diciamolo) rapporti sessuali con altre persone. E se si eccita ancora alla vista d’una delle sue parrocchiane che ad agosto affollano le spiagge del paesello in succinti bikini e monopezzi olimpionici, che si mortifichi col cilicio, che si dia la disciplina nella schiena e poi si cosparga di sale… Ma che non venga a rompere i coglioni a noialtri normali (da intendersi come “non consacrati ne’ a Dio, ne’ a Cthulhu, ne’ a Maria De Filippi”).

Ho gia’ dato troppo spazio alla notizia trash della settimana; rimane da ricordare ai miei tre lettori che l’estensore dell’articolo incriminato, quello che ha dato il “la” al pretello di San Terenzo, e’ quel Bruno Volpe che un annetto fa fu arrestato in flagranza di reato.

Per stalking.

Ai danni di una donna di ventisei anni.

Tout se tient…

Barney

 

(1) Mi cospargo il capo di cenere e mi flagello con la disciplina dopo essermi innestato il cilicio sulla coscia. Avevo prima scritto “San TerenzIo”, invece m’e’ stato fatto notare che il paese si chiama San Terenzo.

Grazie, Nicola!

La colpa e’ di Internet, dei fumetti violenti e del cinema

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Certo:la strage di Denver, alla prima di “The dark kinght rises” (molto liberamente ispirato a quel capolavoro della letteratura che e’ “The dark kinght returns” di Frank Miller) non ha nulla a che vedere con la facilita’ imbarazzante con la quale il ventiquattrenne s’e’ procurato… vediamo un po’…:

  • un Remington a pompa calibro 12
  • un AR-15 (la versione “civile” dell’M-16, il fucile d’assalto dell’esercito USA
  • due Glock calibro .40
  • un circa seimila proiettili, e caricatori ad alta capacita’ -cento colpi- per l’AR-15

Poi aveva la casa piena di bombe ed esplosivi, ma Cristo: la colpa di tutto e’ del fumetto, di internet e del cinema violento, no?

 

Barney

Liberta’ di scelta à là cattotalebana. In Texas, il che non mi stupisce manco un pò…

Stamani ho letto su un quotidiano che Garry Trudeau s’e’ visto rifiutare la striscia quotidiana della settimana che viene da un 35 giornali americani, a causa dell’argomento trattato.

Molti qua avran gia’ cambiato canale, non sapendo chi cazzo e’ Garry Trudeau, pensando che “striscia quotidiana” si riferisca alla quantita’ di polverina bianca che il summenzionato Trudeau inala aiutandosi con una cannuccia di platino, e soprattutto non avendo idea del perche’ un quotidiano americano debba rifiutare qualcosa per il suo contenuto: stiamo parlando della piu’ grande democrazia dal mondo, no?

Bene, andiamo con ordine.

Garry Trudeau e’ un disegnatore. Un bravo disegnatore, famoso per le sue strips, le serie di tre vignette che i quotidiani nel mondo mettono nelle pagine centrali, diciamo nella sezione “cultura non troppo alta”, ma lontano da “tette e culi” o da “estrazioni della Lotteria del Sarchiapone”. Uno che ha vinto il Pulitzer, mica noccioline! Lo si puo’ tranquillamente catalogare come “di sinistra”, e sicuramente i destri che leggessero questo pezzo lo definirebbero “un radical chic con la puzza sotto il naso”. Beh, chi se ne fotte: “Doonesbury” e’ una striscia al livello di “Dilbert”, e tanto basta.

Abbiamo quindi scoperto che Trudeau disegna “Doonesbury” (no: “Dilbert” NON lo disegna Trudeau, lo fa Scott Adams). Doonesbury, a sua volta, e’ una specie di commento quotidiano ai fatti rilevanti della vita sociale USA, demandato ai protagonisti della striscia (Mike Doonesbury, l’alter ego di Trudeau, e la varia umanita’ che ruota attorno a lui in una qualsiasi cittadina borghese americana di oggi: Insomma: uno “Snoopy” per adulti). E siccome tra i fatti quotidiani c’e’ di tutto, di recente in quel “di tutto” e’ andata a finire anche il commento alla notizia di una legge emanata dal Governatore del Texas, Rick Perry, che obbliga chi vuole abortire a subire una ecografia transvaginale e all’ascolto del battito del cuore del feto. E la obbliga a farlo a meno che la donna non dichiari che la gravidanza e’ stata causata da uno stupro. La legge ha altre amenita’ che solo un Kompleto Koglione Kattotalebano (un “KKK”, no?) poteva tirare fuori. Qua e qua un paio di commenti alla vaccata del vaccaro, ce ne fosse bisogno.

Ora, a prescindere da come la si possa pensare sull’aborto (io, nel mio piccolo, non so proprio come pensarla, ma so di sicuro che non posso scegliere anche per gli altri su questioni cosi’ delicate), le cose qua sono chiare: Perry vuole rendere difficile, traumatica e psicologicamente dirompente la scelta di abortire, vuole che la cosa rimanga impressa a fuoco nelle carni (ecografia transvaginale) e nel cervello (sonogramma del battito cardiaco del feto con il medico che gli spiega cosa sta ascoltando) delle donne che si sottoporranno all’intervento. Si capisce che Perry e’ contro l’aborto, no? E si capisce che questa legge e’ il tentativo di rendere impossibile con cavilli e gabole di bassissima lega l’aborto in Texas. Forse perche’ e’ impossibile proibirlo, forse perche’ gia’ ci hanno provato, ma anche nel feudo dei Bush e’ meglio poter abortire legalmente -per la maggioranza della popolazione- piuttosto che affidarsi a praticoni e mammane abusive?

Detto questo, la settimana entrante la serie di strisce incriminate non sara’ pubblicata su 35 giornali su piu’ di 1400 in tutto il mondo che hanno i diritti per Doonesbury. La pecentuale e’ minima, ma gia’ il fatto che ci sia e’ una notizia (anche se alcuni di questi quotidiani hanno gia’ fatto sapere che le strisce saranno pubblicate nella sezione “politica”. E mi pare una ottima scelta). L’autore difende fieramente la sua scelta, i cattotalebani del Texas (che somigliano molto ai nazisti dell’Illinois, peraltro) gia’ inneggiano ai roghi di libri e albi di Doonesbury, e a me non resta che presentare una delle vignette incriminate, schierandomi assolutamente dalla parte di matite e chine.

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(E c’e’ chi ancora si ostina a pensare che i fumetti son cose da bambini…)

 

Barney