La versione del gatto: unioni civili, stepchild adoption e altre questioni d’un certo interesse

Mentre il petrolio naviga sui 32 dollari al barile e le borse mondiali sembrano mari in tempesta da quanto oscillano di ora in ora, mentre l’ISIS continua a fare quel che cazzo gli pare in Medio Oriente e Al Quaeda rialza la testa in Africa, nel Belpaese il dibattito e’ sul riconoscimento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso (per dirla alla Sarri, tra “finocchi”, o “froci”) e sulla possibilita’ per queste coppie di adottare gli eventuali figli di uno dei due membri nati da precedenti unioni.

Ne parlano tutti, su tutti i giornali, e il PapaBuono interviene ogni paio di ore sull’argomento. Quindi ho pensato di intervistare un esperto a trecentosessanta gradi, un fine conoscitore delle dinamiche sociali che ci dia il suo illminato parere e diradi una volta per tutte la cortina di ignoranza e superstizione che ci oscura mente e cervello.

Vi presento Cagliostro, il mio esperto personale di vita, universo e tutto quanto. Unioni civili e stepchild adoption compresi:

Lesperto

Sguardo severo e distaccato, l’esperto s’e’ prestato volentieri a questa piccola intervista, in cambio di una razione extra di croccantini al pesce.

Signor Cagliostro, cominciamo l’intervista. Ok?

Intanto, signore lo dice a suo fratello. Le sembro un uomo? Mi chiami Cagliostro o Esperto, grazie. E non mi faccia perdere troppo tempo, che stavo dormendo benissimo prima che lei mi venisse a rompere i coglioni.

Bene… Come vuole. Allora, Esperto: che ne pensa delle unioni civili tra persone dello stesso sesso?

Beh, le devo dire che l’argomento non mi tocca piu’ di tanto. Nel senso che quelli come me se ne fottono di cosa fanno gli altri gatti. Fintanto che si tratta di cose private, di rapporti tra soggetti consenzienti per me non c’e’ problema. Mi sembra invece che voi umani siate ossessionati dal sesso, e non perdiate occasione per cercare di stabilire norme e divieti in materia. Il problema se due persone dello stesso sesso vogliono stare assieme qual e’? Ma soprattutto: perche’ dovrebbe essere piu’ normale una coppia eterosessuale che una omosessuale? Chi lo stabilisce cosa e’ normale per un altro? Lei? il PapaBuono? Un politico a caso?

Beh, si ha ragione. Ma la discussione adesso e’ sui diritti civili che si debbono riconoscere a coppie omosessuali.

E quindi? Le sembra strano che due uomini o due donne che vivono assieme nella stessa casa, che sono innamorate, che hanno deciso che la vita ha un senso solo se vissuta con l’altro chiedano allo stato di riconoscere loro non solo lo status di coppia, ma anche quei diritti che sono riconosciuti alle altre coppie che voi considerate normali? A me no, glielo dico francamente.

Si, ma quelli del Family Day sostengono che la famiglia naturale e’ quella formata da un uomo e una donna che si mettono assieme per procreare…

E quindi tutte le coppie che non hanno figli non sono famiglie naturali, no?

No, ma che dice? Secondo la Chiesa Cattolica, la famglia composta da un uomo e una donna e’ sempre naturale!

E lo dice una istituzione che per statuto non puo’ avere una famiglia? Che non puo’ fare sesso? Ma voi umani vi siete bevuti il cervello? Andra’ a finire che vi fiderete del primo cialtrone che passa per la strada per la medicina, la scienza, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta!

In effetti, le confesso che spesso e’ cosi’…

Ottimo, andiamo bene… Che poi come ha scritto benissimo ieri il suo simile Emiliano Pagani, questi fossili medievali sono furbi: non si dicono contro le unioni omosessuali, ma a favore della famiglia naturale. Non sono contro l’aborto, ma a favore della vita. Capisce? Hanno capito che per contrastare una idea la si deve approcciare con un atteggiamento positivo!

Ok, passiamo alla stepchild adoption

Che? Ma come cazzo parla? Che vuol dire?

Non sa che il nostro Premier ama l’inglese? Abbiamo il Jobs act, il Welfare, e adesso la stepchild adoption. Sarebbe che se una coppia omosessuale aveva figli da precedenti relazioni (etero o omosessuali), questi possono essere adottati anche dall’ altro membro della coppia. Le faccio un esempio: una donna che prima era sposata con figli, si separa dal marito e si innamora di un’altra donna. La stepchild adoption prevede che quest’altra donna puo’ diventare genitore acquisito dei figli della sua compagna.

E quale sarebbe il problema? Non capisco: la mamma biologica sta con un’altra donna, che vorrebbe -per amore della compagna e per garantire altri diritti ai di lei figli- fare da genitore legale ai suoi bambini. Mi sembra una ottima cosa, no?

Si, pero’ i sostenitori della famiglia naturale, quelli per i diritti dei bambini…

I cattotalebani, dice? Gli atei devoti? Quelli che magari si sposano e divorziano sei volte, che vanno a troie tutte le sere e che per sovrappiu’ picchiano le loro mogli?

Mah, se la vuole mettere cosi’… Si, loro. Sostengono che la stepchild adoption sarebbe l’anticamera dell’utero in affitto.

Ma che cazzo c’entra? Ma vi siete fumati il cervello, perdio?

No, guardi Esperto: io le riporto le idee di questi qua, non e’ che io la penso cosi’…

E vorrei anche vedere! Nel caso cambi idea, mi avverta che vado a vivere in strada, le gattare sono sicuramente piu’ intelligenti di qualsiasi cattotalebano. Comunque, la maternita’ surrogata (che le parole sono importanti, caro il mio pallette!) davvero non vedo cosa c’entri con quella che lei chiama stepchild adoption (ma chiamatela “adozione del figliastro” no? Porca miseria!). Sarebbe possibile avere chiarimenti su questo punto?

Beh, mi pare di avere capito che il problema sta nel fatto che se si autorizza l’adozione dei figliastri, questo potrebbe essere visto dal legislatore come un cavallo di troia per la maternita’ surrogata. In fondo si tratta sempre di riconoscere ad una coppia omosessuale il diritto di genitorialita’.

Ma anche se fosse, che male ci sarebbe?

Caro Esperto, il punto e’ chiaro: sarebbe un’ulteriore riconoscimento della legalita’ (e della naturalita’) delle unioni civili tra persone dello stesso sesso!

Che darebbero noia ai tre motoneuroni dei cattotalebani di cui sopra, per motivi a me del tutto incomprensibili. Cattotalebani che prendono direttive da un manipolo di personaggi che -ribadiamolo- in teoria ne’ trombano, ne’ possono avere una famiglia. A lei tutto questo sembra naturale? Lei fa uso di sostanze stupefacenti, per caso?

No, veramente no…

Non si direbbe, sa?

Ma non e’ che io la pensi come loro, eh? Io faccio il mio umile lavoro di cronista!

Benissimo. Allora torni a fare il suo lavoro, che io ho gia’ perso troppo tempo. E lasci vivere le persone secondo i loro desideri, le loro aspirazioni, i loro sentimenti!

Io cerco di farlo, signo Esperto! Le dico pero’ che ci sono molti che non la pensano cosi’, qua in Italia…

Probabilmente a loro manca un paio di chili di cervello, la liberta’ di pensare liberamente, una visione della vita piu’ ottimistica, e la cosa piu’ importante di tutte: un gatto. La saluto, veda di raddoppiare la dose di croccantini, dopo.

 

 

Barney

 

 

4 pensieri su “La versione del gatto: unioni civili, stepchild adoption e altre questioni d’un certo interesse

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