Filosofia da muro #81 (Temporary Art)

Non e’ su un muro, e per dove l’ho scattata potrebbe anche essere catalogata nella rubrica “Still life”. Non so nemmeno se sia filosofia, e’ questa roba qua:

dioce

Siamo davanti alla Stazione Centrale di Pisa, e l’ignoto artista ha realizzato questa specie di altare indu’ a tecnica mista (gesso e fiori credo da corona mortuaria) proprio all’uscita principale.

L’opera e’ durata quanto un gatto sull’Aurelia: il giorno dopo si intravedevano solo i contorni, ma era carina sia per la scelta dei colori che per l’antropomorfismo ricavato dall’insieme. La stella a cinque punte sulla “bocca” di “Dio” potrebbe far pensare a qualche rito demoniaco, ma nel complesso tenderei ad escluderlo: non c’erano galline sgozzate, nelle vicinanze.

 

 

Barney

7 pensieri su “Filosofia da muro #81 (Temporary Art)

  1. blogdibarbara

    Che poi in quella che tu chiami bocca io ci vedo un corpo intero, il corpo centrale, la testa, due braccia aperte e due gambe divaricate. Che se consideriamo che nella narrazione biblica è mediante la parola che si crea, ci sta anche che la bocca da cui esce la parola coincida con l’intero corpo creatore (per inciso, i testimoni di G., a differenza di cattolici ed ebrei, sostengono che Dio ha anche un corpo. Un corpo spirituale, beninteso, ma comunque un corpo. Dici che la cosa non brilla per la sua logica? E vabbè…)
    Che poi magari non è una stella a cinque punte bensì un Pentagono perché quello che l’ha fatto è uno di quei pacifisti che mettono i fiori nei cannoni, va’ a sapere.

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      1. blogdibarbara

        E’ tutta una cosa simbolico-metaforica: è la testa di Dio, a forma di cuore, con la bocca che, essendo il motore della creazione, rappresenta anche il tutto e quindi ha la forma dell’intero corpo e ha a sua volta al centro un cuore rosso. Voi freddi materialisti non potete capirle queste cose.

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