Il sabato del villaggio in biblioteca

Ieri mattina, sabato, sono andato a restituire un libro in biblioteca. Era “Dalia nera” di James Ellroy, che volevo rileggere e che a casa non trovavo, ma questo ci interessa poco. La biblioteca civica di Lucca e’ in un ex-convento a pochi passi da casa, il chiostro interno in una giornata di sole appare cosi’:

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Ma come sempre divago.

Ordunque: riconsegnato il libro decido di farmi un giro nella biblioteca, che ospita pure una fornita emeroteca sempre gremita di lettori a sbafo. In emeroteca mi fermo per leggere a sbafo qualche quotidiano che non ho mai occasione di sfogliare. Inizio con il Fatto Quotidiano, che pero’ e’ oramai RadioGrillo: illeggibile se non sei un cinquestelle. Mi butto quindi su quel che’ e’ rimasto, Il Giornale e Libero. Opto per Libero (la colazione leggera e il fatto che comunque il pezzettino in prima pagina lo scrive Facci mi facilitano la scelta), e non me ne pento: il quotidiano diretto da chissa’ chi ieri era una vera raccolta di perle di giornalismo di transavanguardia. Ecco un po’ di articoli a caso indegnamente ritratti da me medesimo in qualita’ nordcoreana:

Gli articoli sono veramente esilaranti, dai titoli si capisce il livello del contenuto.

Prima di uscire mi sono imbattuto in un’altra perla: il Dizionario omeopatico d’urgenza, che pare un ossimoro ma tant’e’…

IMAGE00125… e nella voce del Dizionario che spiega come curare gli aspiranti suicidi:

IMAGE00128Si legge malissimo, ma in sostanza dice che si deve attendere il medico e nel frattempo seguire i consigli per la cura della malinconia. Spero sia contemplato l’uso di alcoolici o altre droghe leggere perche’ altrimenti la vedo dura…

Ora che ci penso, forse e’ per la lettura della voce sui suicidi che la sera sono poi andato a vedere “Non buttiamoci giu'”? 🙂

Barney

11 pensieri su “Il sabato del villaggio in biblioteca

  1. Pendolante

    Guarda che tu proprio non lo capisci lo stile editoriale di Libero. Si rifà al manuale delle barzellette di Qui Quo Qua, sebbene non raggiunga gli standard qualitativi dell’originale (che io leggevo da piccola). Aggiungerei che nel manuale delle Giovani Marmotte, trovi senz’altro consigli più efficaci su come “curare” un aspirante suicida

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    1. Barney Panofsky Autore articolo

      Beh, io sono notoriamente al pensiero idiot^W “laterale”, ma confesso che il cote’ satirico di Libero mi sfugge. Prometto pero’ di sfogliarlo piu’ spesso, perche’ in ultima analisi in qualche modo riesce a divertire. Per onesta’ devo poi ribadire che il “Manuale di omeopatia d’urgenza” NON ha nulla a che fare con Libero, se non una vena transavanguardista -come dire?- estrema.

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  2. wwayne

    Sono molto affezionato ad una delle attrici di Non buttiamoci giù, Toni Collette. Questo attaccamento mi deriva dall’ importante ruolo da lei interpretato in una delle migliori commedie degli ultimi anni, Little Miss Sunshine: te lo straconsiglio se non l’hai già visto.
    P.S.: E’ una vergogna per un fan dei romanzi noir come me, ma non ho mai letto Ellroy. Ho però visto un film da lui sceneggiato, La notte non aspetta: anche questo titolo te lo raccomando ad occhi chiusi.

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    1. Barney Panofsky

      Dalia Nera mi serviva per un “Parallelo su carta” che vorrei scrivere prima o poi, con Blacksad (il fumetto con il gattone investigatore come protagonista) come seconda sponda del pezzo. Li consiglio entrambi, e di Ellroy consiglio un po’ tutto. Little Miss Sunshine me lo son perso quando e’ uscito ma mi interessa vederlo, lo faro’ in questi giorni!

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