Un benedetto controllo dei feed di Posterous mi informa, tramite il solito Yossarian, che domani si assegnera’ il Nobel per la letteratura.
Yossarian s’e’ fatto un giro in rete prima di me, ed ha scoperto che e’ possibile scommettere sul vincitore -come su qualsiasi cosa vi venga in mente: gli allibratori inglesi accettano quote e scommesse su tutto cio’ che e’ plausibile, e anche su molte cose non plausibili-. Il sito delle quote e’ Ladbrokers, da cui si evince che il favorito dei bookmaker inglesi per l’anno 2011 e’…
… rullo di tamburi…
Bob Dylan, con una quota di 5 a 1! In effetti, i brani di Dylan sono spesso molto (MOLTO) migliori delle poesie di questi presunti artisti del cavolo di oggi. Che no, col cazzo che possono competere con un Leopardi o un Baudelaire. E allora, meglio veramente lo gnomo di Duluth rispetto al resto del panorama poetico attuale.
Secondo Haruki Murakami, dato 6 a 1, che e’ molto di moda (nonche’ molto bravo, diciamolo. E molto giapponese, che dopo il terremoto potrebbe aiutare…).
Poi si iniziano i nomi degli (a me) sconosciuti sicuramente eccellenti poeti/scrittori/artisti a tutto tondo, che non faro’ finta di aver letto, ne’ di conoscere in qualsiasi modo: un/una poeta di nome Adonis, dato 7 a 1, poi nomi ancor piu’ oscuri sino ad arrivare a Philip Roth, vecchio satiro americano, che paga 16 a 1 nel caso vinca l’ambito premio. Un par di posizioni dopo, due mie vecchie (in tutti i sensi) conoscenze, due nomi sui quali punterei per questioni di tifo e di cuore: Thomas Pynchon e Cormac McCarthy, entrambi dati 25 a 1.
Un altro “cavallo” che mi piacerebbe vincesse e’ dato 33 a 1, e si chiama Don DeLillo, che non e’ esattamente come chiamarsi Moccio Moccia, o Sbuzzagrilli, o anche Paolo Giordano.
Poco sotto, dati tutti e tre 40 a 1, abbiamo Claudio Magris, Antonio Tabucchi e Milan Kundera. McEwan e’ subito dietro, e pagherebbe 50 a 1 in caso di vincita, esattamente come Eco. Uno degli scrittori preferiti da Mrs. Panofski arriva qualche posizione dopo, e pagherebbe ben 66 volte la posta in caso di premio: e’ lo spagnolo Javier Marias. Di notabili vedo, piu’ giu’ solo Paul Auster (mai letto nulla, peraltro) e Jonathan Littell, offerti 80 a 1.
Si puo’ giocare anche solo il sesso del vincitore (un po’ come rosso e nero alla roulette), e le quote sono 4 a 9 se scegliete “maschio”, oppure 13 a 8 se giocate “femmina”. Chiaramente gli uomini sono di piu’, almeno nell’elenco di Ladbrokers.
Beh, da quel che so sulle ragioni per le quali si assegnano i premi, McCarthy e Pynchon li vedo un po’ fuori dai giochi, DeLillo non ne parliamo. Resta, per quel che riguarda i “cavalli” che potrei giocare io col cuore (e questo vi dimostra come non sia assolutamente uno scommettitore: si punta col cervello, non con il cuore…), il favorito numero 1. Beh, a me non dispiacerebbe affatto vincesse lui.
Auguri, vecchio menestrello, e continua a fornire ripari sicuri dalle tempeste della vita:
Barney