La notte che bruciarono GOCE, eravamo io e te.
Io avevo portato da bere, come sempre. Per me, assistere ad un rientro filante senza della buona birra trappista e’ come non partecipare all’evento, come andare ad un concerto delle Sonic Sisters con i tappi nelle orecchie. Come scopare un avatar su PornNet, o farsi leggere un libro da un computer: una roba falsa come una moneta da sei Neuri, insomma.
Ottima birra, da bere in ottima compagnia. E chi meglio di te come compagnia, eh?
Per farmi due risate m’ero portato anche gli screenshot di alcuni articoli della stampa italiana che raccontavano della caduta di GOCE come avevan parlato dello tsunami del Giappone, o del meteorite che aveva estinto i dinosauri. Eccoli qua gli articoli, a casaccio come erano a casaccio tanti anni fa:
Ci mise tutta la notte, a venir giu’.
Ad ogni passaggio sopra le stazioni di terra, tutti credevano di non ricevere segnali… e invece fino all’ultimo GOCE funziono’ nominalmente, inviando dati sul suo stato e sull’orbita seguita.
Cadde probabilmente nell’Oceano Pacifico, un posto dal quale due anni prima aveva ricevuto l’immane segnale di uno dei terremoti piu’ devastanti della storia.
Gran bel satellite, GOCE: orbitava basso e questo aggiungeva complicazione al gia’ complicato compito di mappare la gravita’ terrestre con precisioni mai raggiunte prima, fino a determinare che la palla sulla quale viviamo non e’ esattamente una palla…
(La stampa italiana si e’ accorta di GOCE il 22 ottobre, quando Thales Alenia Space ha dichiarato la fine della missione e il successivo, prossimo rientro dall’orbita. I giornalisti hanno scritto di tutto, una delle perle migliori e’ che il frammento piu’ grande che ci si aspettava dal satellite sarebbe pesato una tonnellata. Quanto il satellite intero, insomma. Un amico mi segnala che Libero ha chiamato affettuosamente GOCE “il satellite della Merkel” (Perche? Non c’e’ una sola ragione! Grazie comunque, Claudio, della “notizia”…). Ci accorgiamo della tecnologia e della scienza solo quando siamo potenzialmente colpiti dalle loro conseguenze negative, e anche in quel caso siamo provinciali come pochi: quando si e’ saputo con certezza che i frammenti non sarebbero caduti in Italia, la notizia ha cessato di esistere. A nessun giornalista -o a qualche mosca bianca- e’ venuto in mente di andare a vedere sul sito ESA cosa ha fatto il satellite, e quali saranno le conseguenze positive sulla nostra vita. I miei complimenti sinceri alle aziende coinvolte nella missione, e ai ragazzi di ESA che ci hanno lavorato con passione. Godspeed, GOCE!)
Barney