No, il titolo e’ fuorviante. E’ solo che stamani in ottanta chilometri di autoroute francese, verso Orly, avevamo la radio accesa su un canale all news. E l’unica notizia che in un’ora e venti e’ passata a nastro riguardava lui. Pare che abbia perso l’appello e che rimanga sospeso per un po’ da non so quale carica UEFA o FIFA (o NASA).
La cosa buffa e’ che tutte le volte che e’ stato nominato (una media di almeno una ogni tre minuti, ma con punte di sette o otto al minuto) chiunque fosse a parlare lo chiamava Michel Platini. Nome e cognome, sempre.
Non credo ci siano tanti Platini famosi in Francia. Non mi risulta un Gaston Platini, una Fleur Platini, un TizioCaio Platini.
E allora perche’ sempre “nomeccognome”?
L’unica risposta sensata che m’e’ venuta mente e’ che per i francesi dire solo “Platini” e’ cacofonico. “Michel Platini” gli suona piu’ musicale.
Di sicuro quel canale (mi pare si chiami “Info”, sara’ una roba tipo IsoRadio) ha l’abitudine di martellare i maroni dei radioascoltatori con la solita notizia mandata avanti a manovella per ore e ore. All’andata, grazie a ingorghi vari, il viaggio ha sfondato le due ore, e la radio s’e’ premurata di sfrangerci i testicoli con il nome del terzo kamikaze del Bataclan. Senza soluzione di continuita’. Ogni tanto la cosa si inframmezzava con previsioni e servizi sul secondo turno delle regionali di domenica, ma davvero poca roba: il terzo kamikaze (avevo anche imparato il nome, ovviamente l’ho scordato, ma Google mi da una mano) imperava e riempiva l’etere.
Mah, ho quasi rivalutato il livello del nostro giornalismo, questa settimana…
Barney