Cioe’: una specie di “Lucca Comics and Games“, pero’ con meno gente, in un posto immenso e con armi vere.
Il salone di Le Bourget ha festeggiato questa settimana il 50° anniversario, il che significa (essendo l’evento a cadenza biennale) che sono cent’anni che questo sperduto aeroporto oramai in disuso nella periferia nord di Parigi ospita l’evento.
I quattro giorni di fiera dedicata al pubblico professionale attraggono ogni anno 150.000 persone (quasi tutti ingegneri o finanzieri. Oppure hostess agli stand…), che sono meno dei 180.000 giovani che invadono Lucca per i comics, ma in compenso si scambiano valigette con milioni di Euro in cambio di qualche decina di Airbus A320 Neo, o missili/cannoni/caccia a vostro piacimento. La differenza con il commercio di primi numeri incellofanati di “Rat-Man” o con “L’ingrifatore della Torre Elicoidale”, introvabile carta di Magic, e’ evidente.
Rispetto a Lucca c’e’ pero’ un peggioramento logistico che nessuno penserebbe possibile: Le Bourget e’ quasi fuori dalla mappa di Parigi, e’ un borghetto servito da una stazioncina della RER B (sulle stazioncine tornero’ presto) che, nella settimana del Salone, viene saturata dalle 7 alle 20. Poi c’e’ da arrivare al salone vero e proprio, un cinque chilometri piu’ in la’. E ci si arriva con degli shuttle bus che dopo le otto del mattino sono raggiungibili solamente dopo un’oretta di coda. In piu’ succede spesso che a meta’ giugno vi siano quei 35 gradi centigradi che fan presto a diventare 50 in vagoni pieni di sardin^W ingegneri sudati e gommosi, oppure anche sessanta sulla pista dell’aeroporto, teatro di esibizioni acrobatiche imperdibili sull’ora di pranzo. Se poi considerate che gli stand sono distribuiti in 6 hangar principali, piu’ tutto quello che e’ esposto fuori (aerei, razzi, elicotteri, carri armati…) al sole rovente di giugno… Ecco, avete un’idea. Forse.
Pero’ l’Air Show di Le Bourget e’ divertente, oltre che importante dal punto di vista professionale, quindi bisogna andarci e possibilmente esporre qualcosa (anche se i prezzi degli stand sono da usura). Volete un’idea della fiera? Ecco qua un po’ di foto ignobili (ignobili perche’ fatte da me):
Mi pare giusto dare risalto all’oggetto che abbiamo esposto allo stand dell’ASI, in tutto il suo splendore:
Si tratta di un mockup di un propulsore ad effetto Hall da 5 kW, che anche esteticamente fa la sua figura. No, sono sicuro che non volete davvero sapere di cosa si tratta…
Barney
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