Ancora da Adp questo scatto presumo dal nord Italia, che mischia il veterocomunismo degli anni di piombo col disincanto dei nostri giorni:
Due mani si dividono il muro, e ovviamente la scritta a sinistra e’ “di sinistra”. Bella grafia, con i puntini sulle “i” marcati cosi’ chiaramente che a volte si trasformano in barre. Bello e deciso anche l’accento sulla “a” della prima superiorita’. Pare una scritta a meta’ tra i proclami delle BR prima maniera (una sorta di velata chiamata alle armi insomma) e un qualche slogan mutuato da Enrico Berlinguer.
A destra si cambia registro, colore e mano. Due parole in giallo per demolire il costrutto dell’interlocutore sconosciuto, una affermazione apodittica e decisa, resa piu’ dura dalla ruvida spigolosita’ del tratto. Un accenno di nazifascismo sulle due “S” di nessuna, tracciate come si tracciavano nel Terzo Reich sulle mostrine delle Schutz-Staffeln mi fa collocare scritta e scrittore dall’altra parte politica rispetto al primo graffitaro.
Un po’ il ritratto del nostro paese, che non superera’ mai il ventennio fascista e la Seconda Guerra Mondiale.
A chiudere in bellezza mi ci dicono i “Last Internationale” (che sono gia’ passati da qua, ma chissenefrega), tie’:
Barney