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La foto del giorno

L’avete vista tutti: Giovanni Lindo Ferretti abbracciato a Giorgia “Vogliamo Orgia” Meloni, alla festa di Atreju a Roma.

E quindi non ve la faccio vedere, tanto e’ inutile.

Come dice Giorgio Canali, “Ferretti e’ cosi’ da sempre, non e’ cambiato dopo che e’ uscito dai CCCP-CSI-PGR”. Sospetto che anche la Meloni sia cosi’ da sempre, pero’ di lei per restare in tema “m’importa na sega”; voglio qua ricordare Ferretti dei bei tempi andati, quando almeno suonava roba decente. Toh, magari stava davvero bene, allora:

Barney

Ringo n. 9: Tabula Rasa

Mi tocca riparlare di “Ringo”, gran bel fumetto Bonelli, perche’ il numero di questo mese e’ veramente interessante.

I disegni di Matteo Cremona riempiono intere pagine, rompendo spesso lo schematismo delle vignette scontornate ed esplodendo all’improvviso di colore ed azione. Ecco un assaggio, indegnamente ripreso col mio cinafonino:

IMAGE00169Ma e’ la storia -che si dipana in una Pianura Padana postapocalittica su cui nevica perennemente cenere- che e’ scritta veramente bene, ed e’ costruita quasi tutta sopra i testi di uno degli album cardine della musica rock italiana. Ora, se siete stati attenti al titolo dell’albo avrete gia’ capito di quale disco si tratta.

Senno’, ve lo dico io, anzi, ve lo metto sotto da ascoltare tutto:

Barney

Ah, beh…

GigiDaMarco

E’ proprio “svolta politica”, non v’e’ dubbio. Poi, c’e’ il “selfie”, che mi rammenta quanto a volte una mazza da baseball usata bene potrebbe non essere una soluzione sbagliata…

Il commento musicale, sebbene ripetuto e reiterato millantadieci volte qua dentro, non puo’ che essere questo:

Barney

The Cage, Livorno: ex CSI + Angela Baraldi + Filippi (30 novembre 2013)

Quindici anni dopo la rottura, causata dalle mille crisi mistiche di Giovanni Lindo Ferretti, i CSI rimanenti (Giorgio Canali e  Massimo Zamboni alle chitarre, Francesco Magnelli alle tastiere e Gianni Maroccolo al basso) si riuniscono e girano l’Italia, con Angela Baraldi a prendere il posto del Ferretti e un ottimo Simone Filippi alla batteria. Per dirla con un Canali particolarmente ispirato, col lungo capello biondo che lo rende sempre piu’ simile ad uno scheletro vivente: “quattro vecchi di merda, uno sbarbo e una signora” che pero’ suonano come pochi di questi tempi.

Il Teatro Cage e’ pieno gia’ un’ora prima del concerto, la gente scalpita e fischia per chiamare i vecchi rivoluzionari del folkpunk sul palco. Quando i sei iniziano lo show, inizia uno spettacolo che somiglia piu’ ad un rito sciamanico che ad un concerto rock: le percussioni pesanti e oniriche di Filippi fanno da contraltare al basso di Maroccolo, alla chitarra acida e incazzata di Canali e a quella pulita e precisa di Zamboni. Le tastiere di Magnelli chiudono alla perfezione il cerchio, in cui la voce di Angela si inserisce come fosse lei da sempre a cantare con questi qua. Si ripercorre la storia della band, pescando a piene mani da tutti e tre i dischi pubblicati dai CSI. “Tabula rasa elettrificata”, per dirne una, viene sicuramente meglio dell’originale, i musicisti saranno vecchi, ma il tempo ha giocato a favore di una tecnica e una precisione davvero impeccabili.

La fine e’ una versione da quasi un quarto d’ora di “Emilia paranoica”, urlata in crescendo da una Baraldi in gran spolvero che e’ certo meglio qui della GInevra Di Marco che affiancava il Ferretti un tempo.

Da andarli a sentire se capitano dalle vostre parti, siete senza scusanti se li cannate.

 

Barney