Una filosofia da muro su un treno, che è una cosa che capita spesso a chi fa il pendolante tutte le mattine. Inclusa quindi Katia che di nick fa proprio Pendolante, e che ringrazio per l’invio.
Il gelato è molto simile al Sammontana ma con le corna, la scritta a me fa venire in mente la famosa frase da muro “Dio ti ama, ma Satana fa quella cosa che ti piace con la lingua”, che potrebbe far venire in mentea chi legge un finale musicale con Mick Jagger, anche perchè qua c’è addirittura un cono -gelato- di mezzo.
E invece no, vi ribeccate Margo Timmins e i suoi fratelli che elaborano sul concetto di (essere) un angelo e (sembrare) un diavolo.
Tre parole spruzzate su un anonimo muro di un’anonima città italiana, mandatemi da Pendolante, a definire una verità assoluta-almeno per me-, comunque le si voglia leggere.
Eccole:
Intanto ammiro la capacità di fotografare dritto di Katia, e pure la drittezza di chi ha scritto magari al buio in quasi perfetto piombo con l’orizzonte.
Poi, non posso che concordare -in qualunque maniera si intenda la scritta- con lo scrivente: sia che si parli di bevanda gassata al caramello, sia che ci si riferisca alla polverina da naso, sia che la “e” abbia o meno l’accento siamo comunque secondo me dalla parte della vera mediocrità. La coca da naso non credo la proverò mai, quella da bere a me ha sempre fatto schifo, credo che da quando ho memoria ne avrò bevute una decina, e direi tutte con aggiunta di rum.
Il blues invece mi piace, e mi piacciono Margo e i suoi fratelli.
Visto che pendolante e’ una signora che ha modi da signora, assumo che la ritirata ferroviaria sia per il gentil sesso. Questo sicuramente spiega la lindezza che si evince da questa foto e dall’altra, e l’assenza dei tipici graffiti da bagno dei maschi, che in genere decantano le lodi di Maila, porca e maiala, 335 xx58975 ore pasti. O declamano in centimetri l’amMore che Fausto potrebbe elargire agli interessati.
E’ quindi donna anche chi ha scritto la frase sopra, e siccome io sono uomo potrei rispondere alla domanda. Che e’ tipica, diciamolo, delle donne.
A cosa pensiamo quando stiamo zitti, noi maschi?
Spessissimo a nulla, ve lo assicuro. E’ solo un momento di riposo per i tre neuroni rimasti.
Poi riprendiamo a parlare, forse meno di quel che la scrivente vorrebbe.
Una che ha capito come sono gli uomini e’ lei, uscita chissa’ quante volte:
La scorsa settimana Presa Diretta si e’ occupata dei santoni ciarlatani che promettono di curare qualsiasi male o non facendo nulla (il mistico Ryke Geerd Hamer di fottuta memoria, vecchio nazista sparaballe che ha sulla coscienza morti a palate), oppure iniettando bicarbonato di sodio (il contumace Tullio Simoncini, pluri radiato da un albo dei medici che dovrebbe essere chiuso per quanto e’ inutile). Del primo ho gia’ scrittoparecchio, e tutte le volte che mi capita sott’occhio non mi capacito di quanti si rivolgano a questo delinquente matricolato, di come si possa nel duemiladiciassette stare a sentire uno che spara tali e tante stupidaggini mediche da fare impallidire “Mr. Stamina” Vannoni. Uno che parte dicendo che ha scoperto le cinque leggi fondamentali della biologia a me fa venire in mente piu’ un pericoloso fanatico che un genio. Infatti -ripetiamolo a favore dei credenti fanatici che tanto non crederanno a una parola di quel che dico io, che non sono il loro dio- il vecchio nazista ha ammazzato direttamente o indirettamente almeno 160 persone, io dico dieci volte di piu’. E continua a far morire la gente da uno sperduto paesello norvegese dove s’e’ rintanato e non si capisce perche’ nessuna polizia l’arresti.
Tullio Simoncini e’ forse -se possibile- peggio di Hamer. Il tedesco ti ammazza non facendo niente, lascia fare alla malattia (che per lui non esiste, se il paziente muore e’ perche’ non ha superato lo stress psicologico di un trauma emozionale: Mavaffanculo, vai…), Simoncini ti uccide direttamente, iniettando nel tuo corpo siringate di acqua e bicarbonato di sodio, perche’ lui e’ convinto che tutti i tumori siano dovuti alla Candida albicans, e quella si ammazza con il bicarbonato. I morti ascrivibili direttamente a Simoncini sono almeno 4, ma dato che oramai ha tirato su una specie di franchising mondiale questo numero e’ certamente una drammatica sottostima. E il farabutto guadagna decine di migliaia di Euro a paziente, con la sua truffa.
Nei giorni scorsi, come reazione al programma di Iacona, su Usenet e’ stato un fiorire di messaggi da parte di fiancheggiatori e seguaci di questi e altri santoni. Uno molto emblematico, che rispecchia totalmente il comportamento standard di questi fuffari da galera, era strutturato piu’ o meno cosi’:
La chemio uccide piu’ del cancro (affermazione falsa, in genere supportata da link a questo articolo di Lancet che nessun ciarlatano ha ovviamente mai letto oltre l’abstract);
Big Pharma guadagna un monte di soldi dalla chemio (vero, e invece Simoncini che vende flaconi di acqua distillata e bicarbonato di sodio a 18.000 Euro a ciclo e’ un filantropo altruista…);
La percentuale di successo del santone “x” -con x a vostra scelta- e’ sempre del 95%. Mai del 100%. Pero’ anche la chemio ne ammazza tanti, quindi che vuoi che sia il 5%? (dato del tutto inventato dal cialtrone di turno. Nella realta’ non esiste alcuna prova che un qualche malato VERO sia guarito grazie alle cure di un santone).
L’aggressivita’ di questi fuffari e’ a mio avviso parecchio aumentata negli ultimi anni: si sentono intoccabili (e purtroppo spesso lo sono), grazie ad albi professionali -ripetiamolo- indecenti, ad una giustizia lenta e cieca, e soprattutto grazie alla vergogna della gente che dopo avere sofferto per la morte di un suo caro spesso non ha la forza di rivalersi sul ciarlatano. E’ purtroppo lo specchio di un tempo in cui mancano figure di riferimento, in cui la scienza e’ insegnata dai video dell’Universita’ di Youtube, e la gente si sente -per ragioni a me incmprensibili- in grado di capire tutto, dalla fisica quantistica alla biochimica, avendo se va bene un diploma di liceo preso con la formula “4 classi in una”.
Per questo programmi come quello di Iacona della scorsa settimana andrebbero proiettati nelle scuole. Quella puntata io la farei girare tra le medie e i licei. Farebbe molto meglio ai nostri figli di quello spettacolo gender che dice stia girando l’Italia e che tanto ha scandalizzato Adinolfi e compagnia latrante.
Spettacolo di cui mi importa francamente una ceppa, e mi si scusera’ il francesismo.
Ma cosa c'è dentro un libro? Di solito ci sono delle parole che, se fossero messe tutte in fila su una riga sola, questa riga sarebbe lunga chilometri e per leggerla bisognerebbe camminare molto. (Bruno Munari)