Filosofia da muro #153

Questa è sul muro del Dopolavoro Ferroviario, piazza della stazione centrale di Pisa:

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E’ a metà strada tra l’agiografia dei rappresentanti della legge e l’incompiuta, ma propendo decisamente per la seconda ipotesi.

Chissà cosa avrebbe dovuto esserci dopo l'”in”… “Galera”? Una parte del corpo poco nobile?

Boh. Se l’ignoto scriba avesse voluto tener conto di una certa simmetria globale nella scritta, avrebbe avuto in mente solo altre tre o quattro lettere, per contenere la seconda riga sotto l’enorme “Sbirri”, ma probabilmente quello era l’ultimo dei suoi problemi: sarà stato interrotto e rincorso proprio da un Carabiniere. Magari un lunedì, o anche un martedì… e non credo abbia avuto bisogno di chiedersi “ma che avrò mai fatto?”, come facevano i Clash una trentina di anni fa…

 

 

Barney

 

5 pensieri su “Filosofia da muro #153

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