Claudio, expat in Cruccolandia del Sud con la moglie, mi manda questa foto da Sarzana giusto in tempo. Siamo al 25 aprile, e siccome i fascisti non ci sono più (come ci viene raccontato tutti i giorni da chi vede invece miliardi di zingari e di clandestini in giro) un po’ di ironia non guasta mai: la presa per il culo è l’arma migliore contro i coglioni.
Qua c’è tutto: citazione a tema, ironia e autoironia. Più una dose di mistero finale riguardo al perché della scritta e all’eventuale destinatario.
Interessante l’uso creativo della punteggiatura: i puntini di sospensione sono quasi sempre messi in corrispondenza delle pause del testo di “Bella ciao”, e quelli dell’ultima riga rappresentano sia la pausa che la mancanza di una parola (“bella” o “gomma”, a scelta). La virgola dietro la “E” della seconda riga ha un che di dadaista, così come l’accento sulla “a” di “ma”. Che potrebbe alla fine essere la mamma della scrivente, e la destinataria del messaggio: si intuisce anche un punto dietro la “a”, a rendere ancora più surreale il tutto.
L’altra interpretazione potrebbe essere che la tipa che ha scritto il messaggio sa bene chi è il responsabile della gomma bucata, e conosce le sue simpatie per il coglionazzo di Predappio con la testa pelata. La sua reazione di denuncia ironica è perfetta, fosse questo il caso, e ben si attaglia a questo 25 aprile dove -ci raccontano- i fascisti non ci sono più.
Credeteci.
La musica non c’entra nulla con la data né con la scritta. Il pezzo -splendido- è dei Velvet Underground, qua la suonano magistralmente i Black Crowes:
Barney