Filosofia da muro #88 (hat trick: Ammennicolidipensiero)

Ancora da Adp questo scatto presumo dal nord Italia, che mischia il veterocomunismo degli anni di piombo col disincanto dei nostri giorni:

superiorità

Due mani si dividono il muro, e ovviamente la scritta a sinistra e’ “di sinistra”. Bella grafia, con i puntini sulle “i” marcati cosi’ chiaramente che a volte si trasformano in barre. Bello e deciso anche l’accento sulla “a” della prima superiorita’. Pare una scritta a meta’ tra i proclami delle BR prima maniera (una sorta di velata chiamata alle armi insomma) e un qualche slogan mutuato da Enrico Berlinguer.

A destra si cambia registro, colore e mano. Due parole in giallo per demolire il costrutto dell’interlocutore sconosciuto, una affermazione apodittica e decisa, resa piu’ dura dalla ruvida spigolosita’ del tratto. Un accenno di nazifascismo sulle due “S” di nessuna, tracciate come si tracciavano nel Terzo Reich sulle mostrine delle Schutz-Staffeln mi fa collocare scritta e scrittore dall’altra parte politica rispetto al primo graffitaro.

Un po’ il ritratto del nostro paese, che non superera’ mai il ventennio fascista e la Seconda Guerra Mondiale.

A chiudere in bellezza mi ci dicono i “Last Internationale” (che sono gia’ passati da qua, ma chissenefrega), tie’:

 

Barney

10 pensieri su “Filosofia da muro #88 (hat trick: Ammennicolidipensiero)

  1. blogdibarbara

    Avrà anche una bella scrittura, ma è talmente ignorante da non sapere che la I maiuscola non ha il puntino. Poi magari se qualcuno mi spiega – senza andare sul pornografico – cosa significa che le superiorità si afflosciano…

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    1. Barney Panofsky Autore articolo

      I puntini sulle i anche maiuscole stanno a ribadire la sua superiorità morale, no? “Si affloscia” una superiorità che non viene praticamente esercitata, mi pare logico. E per questo mette i puntini su tutte le i. Anche quelle dritte e maiuscole.

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      1. blogdibarbara

        Capolavoro (grazie, non lo conoscevo). Amo molto Gaber, “Qualcuno era comunista” l’ho visto e ascoltato un miliardo di volte, e ogni volta, non c’è niente da fare, quando arriva sul finale attacco a piangere (ebbene sì, anch’io ero comunista, e a tutte quelle belle cose ci credevo davvero). Solo che quella frase, inserita nel suo contesto ha un significato perfettamente comprensibile, ma isolata e spiaccicata su un muro fa cagare, tanto più che sembra trasformare in lezione morale quella che in Gaber è una feroce satira.

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  2. ammennicolidipensiero

    vedi vedi che roba curiosa, io invece avevo collocato la scritta di destra a livello… extraparlamentare 🙂 una qualche mano anarchica o comunque critica nei confronti del considerare la questione morale della sinistra con accezione di “superiorità morale”. però adesso che leggo la tua interpretazione mi s’è instillato il dubbio…

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    1. blogdibarbara

      No no, non farti deviare da quel losco figuro che è Barney! Lui ha notato le due S, ma non ha fatto caso alle due N, che hanno esattamente la stessa inclinazione: quella è semplicemente la sua scrittura. E il suo messaggio, secondo me senza alcuna connotazione politica manifesta, è che l’altro sta dicendo una puttanata, tutto qui.

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