D’estate fa caldo.
E con il calore, il metallo si dilata.
Anche l’acciaio dei binari. Tanto che qualche giorno fa dalle mie parti un’intera tratta ferroviaria e’ stata chiusa, nel pomeriggio, a causa della eccessiva dilatazione dei binari.
Il giorno dopo, nella stazione del capoluogo e’ stata attuata la classica soluzione all’italiana (pero’ stavolta con un pizzico di fisica di base): han tinto di bianco le verghe dei binari, cosi’ da aumentare la quantita’ di raggi solari riflessi dal metallo. Ecco qua:
Non so a quanto serva il trucco, quel che e’ certo che da luglio a settembre -caldo o freddo che sia il clima- i treni in ritardo, cancellati, sostituiti da autobus, accorpati a convogli che partono dopo si moltiplicano. Come Jack e Meg White nel video qua sotto:
Barney
Conosco il fenomeno +dei ritardi). In estate si dilatano le rotaie, in inverno ghiacciano…
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Quaranta minuti di ritardo un Frecciarossa lunedì scorso, con quello che costano. Un altro Frecciarossa a metà marzo me ne ha fatti quasi settanta. Non faceva né caldo né freddo – non nel senso di olimpica indifferenza.
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Domani prendo ITALO, cosi’ per provare se anche Montezemolo e’ un cialtrone come Trenitalia (le precedenti esperienze con ITALO non sono andate malissimo…)
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Lunedì scorso a Bologna era in ritardo anche lui
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