Pare sia un attore.
Giuro che non ho mai visto un film di Salemme.
Pero’ pare che ieri il maitre à penser della commedia napoletana moderna abbia esternato sulla missione “New Horizons“, che questa settimana ci ha sparato immagini e dati di Plutone ed i suoi satelliti.
Il pezzo di Salemme e’ il classico frullato di stronzate, banalita’, qualunquismo e benaltrismo misto a totale ignoranza dell’argomento cui si discetta (l’unica cosa che ha indovinato, a caso e non sapendo di cosa cazzo stesse parlando, e’ che New Horizons funziona grazie ad un generatore a radioisotopi con dentro del Plutonio) che caratterizza grillini, complottisti e wannabe allenatori della nazionale di calcio. Il 90% della popolazione italiana, insomma. Cui non val la pena spiegare perche’ a qualcuno viene in mente di mandare una sonda scientifica ai limiti del nostro Sistema Solare, tanto sarebbero caratteri sprecati, e poi loro hanno fede granitica nelle stronzate di Salemme e compagnia. Scie Chimiche, rettiliani, geoingegnerizzazione del clima, fusione fredda e auto ad acqua sono sul mercato per loro, che si divertano con la Formula 1 (che a occhio costa il triplo di qualsiasi missione scientifica).
Per mettere un tappo al restante 10% -che s’e’ scatenato a prendere giustamente per il culo Salemme- lo stesso ha pubblicato una precisazione dal vago sapore di aria fritta, in cui lui ci spiega che no: non e’ contrario alla ricerca con l’obiettivo di migliorarsi, ma preferisce migliorarsi con l’obiettivo della ricerca. Manca il “puppa!!111!” finale e la supercazzola delle stronzate antiscientifiche e’ bell’e che pronta per essere utilizzata dal Di Battista di turno. Come oliva ci va chiaramente il costo della missione, lo spreco di soldi che in un momento come questo non ci possiamo permettere e altri luoghi comuni a piacere.
Per chi non la pensa come lui ci sono i twitter di NASA sulla missione, con foto spettacolari dei “sassi di Plutone” (cit. Salemme), e anche il primo nuovo “what-if xkcd” da qualche mese (Randall e’ impegnato con il nuovo libro, un manuale di tecnologie complesse spiegate con parole semplici; magari Salemme se lo dovrebbe comperare…).
E i R.E.M. di “Man on the Moon”
Barney
Qui lo prendono per bene per il fondonschiena:
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Quando un viaggio dentro di sè è preferibile a una missione spaziale
Mi viene in mente Quelo/Guzzanti: “la risposta è dentro di te, e però è sbagliata”
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Io penso a Elio e al dirigibile marrone…
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È che non puoi far entrare un’idea troppo complessa in una testa se questa altro non è che una testa di c***o.
Comunque i suoi film fanno cagare e mi piacerebbe sapere se non prende pure qualche soldo pubblico, perché in tal caso scatterebbero i calci in culo d’ordinanza!
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Invece il chitarrista dei Queen è molto entusiasta.chi l’avrebbe mai detto che è anche un’astrofisico???
http://www.gravita-zero.org/2015/07/chitarrista-dei-queen-e-astrofisico.html
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Io preferisco il chitarrista dei Virginiana Miller, ingegnere aerospaziale 🙂
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Ciao,
Concordo su praticamente tutto, tranne un dettaglio : pure la formula 1 ha fior fiore di ricadute, nel medio e lungo periodo, sulla tecnologia che usiamo tutti i giorni.
Costosissima, come molti sport ed ambiti, ma il grosso pagato da gruppi mondiali che sanno fare benissimo i propri conti fiscali e di visibilità.
Daniele Vanoncini
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Daniele, lo so benissimo.
E’ che nel caso della F1 nessuno tira in ballo i costi, tutti sono però consapevoli delle ricadute.
Quando si parla di spazio, invece, la gGente tende a dimenticare che il TomTom funziona grazie ai satelliti GPS, o che molte delle cose che si usano in cucina derivano dalle missioni Apollo.
Era per suggerire a Salemme di occuparsi di cose più vicine a lui, insomma:-)
Comunque, le moto sono ordini di grandezza più divertenti delle attuali F1 😛
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Concordo pure sul numero di ruote
..
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