La morte ai tempi della crisi

Oggi pomeriggio, scarrellando tra i post su facebook apprendo che deve essere successo qualcosa di grave a Lucca, in mattinata.

Tornato a casa leggo sulla cronaca locale che si, effettivamente e’ successa una tragedia. Un omicidio premeditato: uno che abita vicino a casa dei miei, che sicuramente ho visto qualche volta, di cui conoscevo il fratello, un operaio di cartiera (da noi l’unico lavoro sicuro e’quello) che ha ucciso il suo caporeparto per motivi ignoti, pare che temesse il licenziamento.

La notizia e’ tragica, il fatto di avere in mente chi e’ l’omicida mi colpisce, ma mi colpiscono di piu’ alcuni commenti sul pezzo online pubblicato dal Tirreno.

Eccoli qua, con nomi o nick con cui si son firmati sul quotidiano, senza ulteriori commenti:

tirrenocinque tirrenoquattro tirrenotre tirrenoDUE tirrenoUno

Confortano -fino a un certo punto- i “pollici versi” su molti dei commenti, l’unica maniera al giorno d’oggi di disapprovare qualcosa.

Se invece la cosa va bene, “like” a bestia.

Benvenuti, per l’ennesima volta, nel medioevo.

Barney

Un pensiero su “La morte ai tempi della crisi

  1. Pendolante

    Confortantanri i pollici versi… Ma, questi sono pazzi furiosi! Fai il calcolo sugli anni di carcere per ammazzate uno? Un conto è lanciare ipotetiche freccette sul viso del capoufficio, o giurargli accidenti a go go, ma anche solo ipotizzare di farlo fuori è da malati

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