Torno dopo qualche mese al Cage, avrei voluto andare il giorno prima per la Bandabardo’ ma loro li ho sentiti gia’ tante volte, quindi ho posticipato la visita al sabato, in programma il concerto di Colapesce per la promozione del suo secondo disco: “Egomostro”.
Il cantautore siciliano si e’ esibito con la sua band davanti a poca gente (peccato per chi non c’era, buon per chi ha potuto ascoltare tutto il concerto da sotto il palco), ed e’ stato un’ora e mezza di buona musica.
La band si e’ presentata sul palco con un improbabile completo rosa confetto, che riprende la copertina del disco, ma il sound era completamente differente rispetto a quello del CD: batteria potente e profonda, chitarre distorte, tastiere effettate al punto giusto, e Colapesce che a tratti nel look e nelle movenze sembrava il Prince dei giorni migliori (ovviamente il nano di Minneapolis gli va via agile con la chitarra, ma va bene cosi’).
Hanno suonato tutto il nuovo disco e molta roba del primo, e mi son piaciuti parecchio. A meta’ concerto mi sono cominciato a chiedere perche’ in Italia abbiamo la capacita’ di promuovere solo la peggiore merda (non solo per quel che riguarda la musica, dico in generale) e non valorizziamo tutto il ben di dio che ci circonda. Poi mi son venuti in mente in ordine sparso “Amici”, “The Voice”, il nostro sport nazionale, la politica, il mondo del lavoro, il mio lavoro… ho smesso di chiedere e mi sono gustato la serata.
Tre pezzi per far conoscere Colapesce a chi non l’ha mai sentito, perche’ il tizio oltre a far buona musica si promuove con video a mio modestissimo avviso splendidi.
S’illumina
L’altra guancia
Maledetti italiani
Barney