In edicola da oggi il quinto numero di Ringo, la seconda stagione di Orfani.
Chi non legge fumetti stara’ pensando che parlo sumero, ma se qualcuno fosse interessato qua c’e’ tutto quel che c’e’ da sapere.
Ringo n. 5 e’ scritto da Roberto Recchioni, alias Rrobe, che da un anno ha preso saldamente in mano le redini di Dylan Dog.
Ed e’ ambientato a Lucca.
Dalla copertina non si capisce, e non riesco a trovare delle tavole in rete. Pero’ vi assicuro che l’investimento di 4 Euro e 50 vale la pena: l’immagine che Rrobe rimanda della mia citta’ e’ esattamente quella che ho in mente io.
Una Lucca ancora circondata dalle sue mura medievali, rimasta assolutamente intatta dopo i disastri mondiali narrati nella serie, popolata solo da enormi e mortali automi-sentinella. A far la guardia alla popolazione ricca e potente che ha scelto la stasi corazzata in attesa di tempi migliori.
Non racconto altro, posso pero’ dire che Lucca non e’ nuova a far da scenografia ad un fumetto. Questa roba qua che scrissi per Cartaresistente e’ solo uno dei tanti esempi (quello pero’ che a me piace di piu’).
E comunque Orfani/Ringo a me piace, mi piace l’atmosfera dopobomba apocalittica futurista, mi piace il protagonista -idealista, sognatore, ribelle, anarchico e stronzo-, mi piacciono le citazioni continue di romanzi e film di fantascienza…
In chiusura metto un classico gia’ trasmesso su questi schermi, pero’ qua alla batteria c’e’ il figlio di Ringo Starr (che va via agilissimo al padre, diciamolo subito), al posto dell’indimenticabile Keith Moon. E John Entwistle e’ ancora vivo…
Barney