La vignetta di oggi rimanda ad una discussione su dove inizia lo spazio:
Infatti, l’alt-text dice “Stanotte, ex-piloti USAF modificheranno alla chetichella il “62” in “50”“.
Detto questo, Randall ancora una volta racconta in modo efficace quanto lo spazio sia in realta’ vicino a noi, e quanto sottile sia lo strato di aria che permette alla vita di continuare a rendere la Terra un posto molto interessante. 62 o 50 miglia sono nulla, ce ne accorgiamo se le si rapporta alla distanza di quel cartello da Memphis o Jackson.
Viviamo in un terrario con il soffitto molto, molto basso…
Barney
“….non stare in piedi sulla seggiola”, mi dicevano. “Che se cadi…”
Invece era perché là in alto si rischia di rimanere senza aria…
😉
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Esatto!
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“Viviamo in un terrario”: questa me la segno.
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Se g non avesse il valore che ha… Pufffff… E anche l’atmosfera ci lascia
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Non è mica rassicurante
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Beh, certo che no. Pero’ ti rassicuro subito: l’uomo non ha contezza delle distanze in verticale, quindi lo spazio resta looooontanissimo. Anche se a 160 km di altezza di molecole di Ossigeno e Azoto ne restano pochissime, e a 35 km gia’ si schianta per ipossia…
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ops… soffro di vertigini…
Dan
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