Secondo il sottosegretario all’Economia Polillo, il motivo e’ banale e lampante: i tedeschi lavorano. A lasciare intendere, quindi, che gli italiani non fanno una sega, compresi i molti che sono emigrati o emigreranno tra qualche mese dall’Italia alla Germania (e’ una questione di razze, mi par di capire: e mi par di capire che una roba simile sia gia’ venuta fuori…), e compresi -mi si perdoni la facile ironia, indegna d’un essere piu’ senziente di un Borghezio- i politici italiani, sia che essi esercitino in Italia, sia che si spostino per esempio a Bruxelles. Dove non fanno un cazzo come l’operaio di Mirafiori.
Ecco, spento il “Polillo mode” possiamo adesso guardare un po’ in giro, e vedere se questa enorme vaccat grandissima riflessione socioeconomica ha un minimo di fondamento.
Possiamo partire da questa succinta analisi qua. Che ci dice subito che le cose non stano esattamente come racconta Polillo.
Poi, si puo’ andare a leggere qui, e rimanere d’accordo sull’analisi: un po’ (forse un po’ assai…) della inefficienza ed improduttivita’ italiana deriva dall’imponente, stupido, elefante burocratico che serve solo a legittimare se stesso. No?
C’e’ poi addirittura una puntata di Report che parla di edilizia e inefficienza, confrontando Italia e Germania. Sicuro di fare un favore al Sottosegretario, linko il filmato in questione, si da fornire ulteriore spunto di riflessione.
Qua si scopre quanto sia facile creare una nuova impresa nel nostro bel paese, e quanti lacci e lacciUoli invece insidino e affossino i neoimprenditori armeni, bulgari, spagnoli, statunitensi e -eccoli qua!- pure tedeschi. Da non crederci, dite? Eh, mi sa che avete ragione…
Infine, facciamo parlare anche lui, cosi’ il quadro e’ completo.
Insomma, tra questo qua e Mrs. “Choosy”, abbiamo un governo di tecnici che non sa come gira il mondo ed e’ del tutto avulso dalla vita reale, esattamente come succede da vent’anni a questa parte.
La cosa mi pare preoccupante, soprattutto in momenti difficili come questi: non vorrei che la prossima uscita di un viceministro qualsiasi riguardasse la sostituzione del pane che manca con fragranti e burrosi croissant…
Forse conviene davvero abituarsi alla fine:
Barney
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